Dichiarata inagibile subito dopo il terremoto del 97 che colpì l’Umbria. Da questo mese grazie al recupero delle strutture legnee presenti all’interno della chiesa, finalmente viene riaperta al pubblico.
In Stile Architettonico Romanico anno 1.251 ad unica navata, ben conservata l’originaria struttura, la facciata policroma è stata ripristinata nel 1926. In seguito al terremoto del 97 è rimasta chiusa fino all’intervento dei giorni d’oggi completati a ottobre 2019.
La chiesa, una delle prime in Italia costruita dopo la morte di San Francesco e a lui dedicata, ha avuto, nel corso dei secoli, una significativa rilevanza politico-sociale-artistica nelle vicende della città di Perugia.
Nella chiesa vi erano venti altari e sette cappelle e molte le opere d’arte custodite oggi nei musei vaticani: nonché dipinti del “Perugino” esposti nello studio di Roma del Papa.
Un luogo dove si fondono, importanza storica e bellezza artistica, che il Centro Italiano Antitarlo ha contribuito a preservare mediante un intervento di disinfestazione dai tarli all’interno della chiesa.
E stata riscontrata all’interno la presenza diffusa di insetti xilofagi su tutto il tetto ligneo.
Questa valutazione quantitativa e qualitativa dell’infestazione ha rappresentato le premesse del nostro intervento con i nostri sistemi antitarlo brevettati, ThermoSystem® .
Il sistema sfrutta l’innalzamento della temperatura per eliminare in maniera efficace e risolutiva tutte le forme biologiche dei tarli, senza alcun effetto sull’incolumità dell’oggetto trattato. Un costante controllo a infrarossi ci consente infatti di monitorare la temperatura su livelli prestabiliti in modo tale che questa non provochi stress meccanici al legno.
Anche questo sistema consente di agire in maniera efficace sugli insetti xilofagi senza danneggiare tutta a superficie lignea trattata. A differenza di quanto accade con i metodi tradizionali che prevedono l’utilizzo localizzato di prodotti chimici, i sistemi di biodisinfestazione antitarlo brevettati dal nostro Centro agiscono sull’intero manufatto, eliminando anche le uova e le larve.