Il Centro Italiano Antitarlo per il restauro del Cisto Crocifisso nella Chiesa dei Conventuali a Monte Sant’Angelo | Centro Italiano Antitarlo
Il Centro Italiano Antitarlo ha sottoposto la prestigiosa opera del ‘700 a trattamento antitarlo anossico e a restauro conservativo
Il Centro Italiano Antitarlo ha riportato alla luce con un intervento di restauro e di bonifica dai tarli una prestigiosa opera del Settecento, il Cristo Crocifisso conservato nella Chiesa dei Conventuali a Monte Sant’Angelo, in provincia di Foggia. Con la supervisione dalla Sovrintendenza per i Beni Storici, Artistici e Antropologici di Bari, il Centro Italiano Antitarlo ha effettuato la disinfestazione anossica ed il restauro conservativo dell’opera d’arte.
Le nostre tecnologie brevettate ci hanno consentito di sottoporre il bene ad una disinfestazione antitarlo garantendone l’incolumità. Il sistema ZeroSystem®, infatti, causa l’eliminazione dei tarli unicamente mediante sottrazione di ossigeno, senza l’immissione di altri gas inerti, che potrebbero danneggiare il manufatto attaccato dai tarli del legno. L’integrità del bene sottoposto a trattamento è garantita dall’utilizzo di nanotecnologie che consentono di mantenere costantemente inalterati i valori di temperatura ed umidità, per tutta la durata del trattamento.
L’intervento di restauro è stato finalizzato al consolidamento e all’integrazione di parti mancanti con lo scopo di bloccare eventuali perdite di pellicola pittorica originale. Nella fase di pulitura dell’opera si è intervenuti per rimuovere tutte le ridipinture invasive effettuate negli anni precedenti che avevano alterato la cromia originale dell’opera, mentre in quella di consolidamento si è intervenuti con imbibizioni di Paraloid, iniezioni di colla di coniglio e stuccature delle fessurazioni del legno. Il ritocco pittorico e le finiture hanno avuto la finalità di riportare l’opera d’arte al suo aspetto autentico, lasciando il legno a vista nelle zone interessate dalla caduta della vernice originale.
Il restauro dell’aureola argentata e meccata ha visto un intervento di pulitura e ricostruzione della finitura con colletta iniettata e fatta aderire con la pressione del termocauterio. Le lacune sono state stuccate con colla a gesso e spatola, poi levigate, infine ritoccate con colori a vernice. La rifinitura è stata eseguita con vernice spray opaca retrouchè.
Infine, la croce è stata sverniciata e ripulita per poi essere colorata con mordente color noce chiaro. La sua rifinitura è stata realizzata con cera opaca, seguendo le indicazioni dei tecnici della Sovrintendenza.
In questa maniera abbiamo preservato la bellezza di un’opera particolarmente cara ai fedeli del centro garganico, ottenendo risultati di restauro che hanno ricevuto apprezzamento dalla comunità, dal parroco e di tutte le autorità che ne hanno seguito i lavori.