Legambiente e C.I.A.R.T. hanno presentato in conferenza stampa il risultato dell’intervento di restauro operato sulla lastra tombale del Ss. Sacramento nella chiesa di Santa Maria Maggiore.
SALVALARTE, la storica campagna di Legambiente, giunta all’undicesima edizione e patrocinata dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, rappresenta l’impegno per la diffusione della conoscenza dei nostri beni artistici, denunciarne il degrado, monitorare lo stato di conservazione, fornire indicazioni utili per il loro recupero e la loro fruizione.
Hanno partecipato alla conferenza stampa:
– Aldo Fusaro – Presidente Legambiente Corato
– Francesco Tarantini – Presidente Regionale Legambiente Puglia
– Sac. Luigi Tarantini – Rettore Chiesa Collegiale di S. Maria Maggiore
– Ettore Torelli – Legambiente Corato
– Angela Messina – General Manager C.I.A.R.T.
A fare gli onori di casa il Sacerdote Luigi Tarantini, che ringraziando tutti gli operatori il cui lavoro, spesso “nascosto”, ha consentito il recupero del reperto, ha illustrato l’intento di valorizzazione con cui si è voluto metter mano ad un angolo quasi dimenticato della Chiesa.
Legambiente, nelle persone di Aldo Fusaro, Presidente del Circolo coratino e Francesco Tarantini, Presidente Regionale, hanno spiegato la funzione di Salvalarte a livello nazionale come anche regionale, sottolineando l’importanza dell’impegno di tutti nella salvaguardia dei beni del territorio, una volta conosciuti i tipi di possibile degrado. A tale scopo è stata esposta in Chiesa per tutta la durata dei lavori la mostra itinerante “I nemici dell’arte”, che illustra anche visivamente i danni causati ai manufatti artistici da agenti atmosferici, chimici e biologici.
Lo storico dell’arte Ettore Torelli ha operato una breve storia delle diverse cappelle sotterranee della Chiesa (molte delle quali oggi scomparse), spiegando che il recupero di questa lapide e la sua collocazione storica consentono di ricostruire uno spaccato di storia e di vita della città, che comincia ben prima della data impressa nella lastra, ovvero il 1700. Le pratiche funerarie all’interno delle Chiese erano infatti un uso molto comune ancora prima, come dimostrato da iscrizioni presenti in vari punti del tempio, e che meriterebbero ulteriori approfondimenti.
Angela Messina, General Manager C.I.A.R.T., ha infine raccontato, proiettando alcune immagini scattate nel corso dei lavori, l’intervento eseguito, ringraziando gli operatori che hanno materialmente realizzato le diverse fasi. La lapide è stata dapprima ripulita da uno spesso strato di sporco attraverso la tecnologia laser, quindi restaurata con strumenti di precisione e materiali idonei, rifinita pittoricamente e lucidata. Per il dettaglio dell’intervento è possibile consultare la scheda all’indirizzo:
http://www.ciart.it/cs_centro_interventielenco.aspx?codcentro=2
Il numeroso pubblico, composto da giornalisti, docenti, addetti ai lavori, ma anche cittadini legati al loro patrimonio, ha dimostrato di apprezzare vivamente il lavoro svolto e le finalità indicate dai relatori, concedendo spontanee attestazioni di stima e augurandosi di assistere in futuro a ulteriori nuovi interventi.